in piu'

un sogno in piu'
per chi non dorma stanotte

una stella in piu'
su di chi abbia perso un tesoro

un fiore in piu'
a chi se ne vada

una lacrima in piu'
sul viso di chi ci resti

un nome e
una pace in piu'
alla quiete che scorre

bozza

non mi sento collegato al mondo
come le scale tagliate in mezzo
verso una goccia di mattina alla ferita
e mi faccio crescere le ali

tutti sono uguali davanti alla notte
i gridi senza voci verranno confezionati

le sabbie fini graffiano la pelle
le onde dorate accarezzano le orecchie
le stelle arruginite mi rendono cieco

nella buia regalata dalla luce
il domani che cerco a tastoni
mi ferisce la punta del dito
il taglio piccolo piccolo
gronda del sudore rosso

quando il rumore dei passi dissonanti
turba il sonno
spuntera' il giorno nuovo

l'oggi che uno specchio tiepido
fissa silenziosamente
certo che l'ho sognato una volta

brilla il piombo che copre i polmoni
e sorride il Dio di lamiera
sono alla merce' di chi lubrifica

attesa

Fiorisce la faccia del mattino
le stelle ballano sul lago
sento l'odore nostalgico

mentre sti piedi attecchiti
non vogliono avanzare
solo il cuore si avvicina al domani

l'ieri eloquente
tirandomi per la manica
mi lancia un sorriso innocente

La sera si accorcia
e arriva la notte lunga lunga
con la luna stupenda

se dovessi partire
sceglierei un giorno come questo
ubriacandomi degli alberi che sputano mille colori

appiccato il fuoco alla vita pesante
saro' la cenere candida
e mi lascio volare sulla tramontana

Quando freddi petali bianchi
mi bagnano il viso
avrei l'idea del tempo che e' passato

ci e' rimasta la meta' della primavera
che avevo sempre ignorato
per la mia arroganza

sono in cerca del calore
che una volta ho sognato
allo spuntarsi del giorno

un venerdi

Spezzato il cuore l'ho sciolto nell'inchiostro
perche' tu possa metterlo nella valigia
e mi sento cosi' leggero
nonostante le mie palore
pesassero quanto un foglio alla fine

Il nero che mi schizza
penetrando la mia pelle
comincia a macchiare qua e la'
saro' lo stesso colore della notte
in cui partirai

L'orizzonte taciturno nasconde il fulgore
che avevi negli occhi tuoi
vedendolo lontano
aspetto che ti riporti
un mattino aligero

foschia

La necessita' uccise l'amore.

Non esito piu' a vivere
per le palore bianconere.

poesie

Una volta cominci a scrivere poesie,il mondo si cambia.
Piu' bello e romantico,o triste e depresso.E' dipende dal tuo stile.
Ti sembra che tutte le cose che vedi facciano parte delle tue opere.
E' come un cuoco in cerca degli ingredienti al mercato.
Le palore saziano il cuore.

Rookwood

Oggi sono andato al Rookwood,il cimitero più grande di tutto l'emisfero australe,a vedere un'esibizione d'arte.Suona già insolito,no?.

Era davvero enorme e mi sono perso in un cimitero per la prima volta nella mia vita.

Le opere sono esposte,anzi,quasi nascoste fra mille lapidi e ci ho camminato cercandole come se fosse caccia al tesoro.Le qualità e quantità delle opere non erano un granché ma mi è piaciuta molto l'idea della mostra ossia gli altisti tentano di agitare e creare futuro e la tomba rappresenta il passato pacifica.Tutti e due insieme,e' una bella fusione ironica e significativa.

Insieme allla diversita' della decorazione per la morte,mi ha ispirato.

baia d'estate

La mia nave se ne va
sul ponte brillante
che il sole dipinge
sulla baia d'estate

Spruzzi sono sospiri
che dondolano il cuore
in cui mi nascondo
sentimenti piu' preziosi

Quando i raggi bruciano
questa nostalgia che mi soffoca
parlerei con la lingua
piu' libera che mai stata

Vedo in lontananza
un'altra prua amorosa
per cui mi lascio campare
un'altra notte in piu'.

troppo

Quel traffico di parole
non mi lascia trovare
il pensiero che scorre
nel cuore del dolore

due passi

Qui si dorme bene
nel vento che viene dal mare
in mezzo  alla pace eterna
canticchio la tua melodia

Amico mio,
se vieni a trovarmi
fallo in silenzio
perche' gli altri possano
sognare senza disturbo.

speranza

Sotto la pioggia dei petali
vedevamo la mezzaluna
come se fosse tagliata in due
come noi due

Sotto il ciliegio che ha solo foglie
vedo la luna
un po' piu' rotonda d'ieri

sonno

Il sonno ti accarezza mentre il sogno ti fa male.

peccato

Non ho voglia di dormire
sulla suchiena del grattacielo

Sotto la pressione della notte
scendo le scale strette
e trovo in una stanza buia
luna piena come un pompelmo

E c'e' una rea che canta
quella melodia infinita
che mi incanta

Ora non si sente piu'
altro che respiri della neve

angeli

Non lasciare le ali
che ti serviranno ancora

Vale

Fra i giapponesi forse sono il piu' grande fan di Valentina Giovagnini.
L'ho conosciuta per caso in bibliteca di Bologna.
All'inizio non mi piaceva cosi' tanto pero' man mano che la riascolto mi sono reso conto della sua unicita'.
Una miscela d' opera lirica,celtismo,tecno...Non avevo mai incontrato una cosa del genere.
E il suo sorriso angelico...Non so quante volte ho pianto ascoltando il suo ultimo album.
Mi dispiace che non abbia avuto successo e proprio per questo sono deluso della situazione del mercato musicale italiano.
Se non l'avete mai ascoltata,provate a trovarla su youtube!

Il cielo a scacchi

Chi corre dritto,
chi cammina a caso
e chi si ferma zitti
tessono insieme
il cielo a scacchi
col ricamo
che si chiama domani

ignoranti

Sotto l'albero si trova l'ombra modesta
piccola come la fronte di un gatto
e fresca come la limonata in agosto
ma le formiche la ignorano
inseguendo le caramelle buttate per terra
sotto il sole che le brucia

grigio che c'e'

I cattivi legano le nuvole e fanno piovere come vogliono
Nella vista ghiacciata scintilla il calore delle stelle che cadono
Le nuvole nascondono le stelle ed il grigio colora il cielo
Sopra la testa c'e' la corona di rosa
Ora non c'e' piu' lo specchio

giallo

La bambola bacia il robot
E corrono insieme masticando il bene
Le ossa di porcellana
Il sangue d'olio
Insieme,si fanno colpo vivo

Il fuoco si inchina al centro del prisma
Col tempo che passa spariscono i colori
Eppure ci rimane la passione
Passione che batte il cuore
Cuore che dolcemente si scioglie